Brianza Plastica: una storia di persone, idee e prodotti.
Lontano dagli sviluppi che di lì a poco avrebbero caratterizzato la storia di Brianza Plastica,
i
due fratelli Crippa
, iniziarono la loro avventura a Besana Brianza, con la produzione di
lastre in vetroresina per l’industria ed il commercio.
Nel piccolo laboratorio, all’inizio, si producevano appena 250 mq di materiale giornalieri. In pochi anni
il volume d’affari si moltiplicò, spingendo l’azienda a trasferirsi in uno stabilimento più grande.
... il momento in cui la genialità delle persone poteva trovare terreno fertile per lo sviluppo
di idee vincenti. L’azienda si trasferì allora in uno stabilimento esistente a Realdino di Carate,
ma iniziò da subito a svilupparsi l’idea di progettarne uno ancora più capiente.
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Era il
1966
gli anni del miracolo economico italiano, ...
1962
Uno stabilimento artigianale, pochi operai e
un piccolo volume produttivo.
L’idea era nell’aria, alimentata dalla reale
necessità di avere una sede più grande, in
grado di ottemperare alle nuove esigenze
produttive che il mercato dell’epoca richiedeva.
Pochi mesi di gestazione separarono il progetto
dalla sua realizzazione: fu questo il momento
in cui occorreva avere più coraggio. Le scelte,
strette fra l’attenzione per la necessità effettiva
di un ampliamento produttivo e la capacità
di prevedere gli sviluppi futuri dell’azienda,
richiedevano prudenza, anche se la velocità
dei mercati imponeva un’accelerazione nelle
decisioni.
Forma, dimensioni, gabbia strutturale
diventarono elementi fondamentali di
funzionalità e armonia dell’intero complesso.
Il nuovo progetto fu concepito dal progettista
arch. Aldo Francieri considerando la possibilità
di variare e attualizzare la costruzione originale,
adattandola alla crescita che avrebbe
interessato Brianza Plastica negli anni successivi.
Dall’idea al progetto
di un nuovo stabilimento.